time

Padre contro figlio, amico disonesto, amori corrotti, lingua senza giudizio, rancori disperati, occhi sfiatati, abbracci rinnegati, quasi strangolati da un sorriso che ha sempre mentito, leggo ciò che scrivo, vivo come un falso divo. A volte capita che mi distendo, faccio scivolare rabbia e rancore, mi sdraio nel mio cuore, respiro tepore e ritrovo quella parte che mi aveva fatto albeggiare il mio umore. Per fratelli, famiglie, e anime incomprese, lancio una palla, che possa girare, raccontare e soprattutto contaminare, chi di rabbia è stato violentato, nella purezza spero possa incontrare, perché quello che ci ha fatto scontrare non ha colpe dentro il nostro respirare, è solo conseguenza di chi vuol dominare, dimenticando che fiumi, montagne, e creato hanno sempre dato, senza mai chiedere un buon tornato, hanno sempre amato senza mai fare i conti con l’operato, lo hanno fatto per istinto incontrollato. Hanno bandito chi bendato volesse il neonato, e hanno incoraggiato chi di amore volesse il coltivato.

Pubblicato da arte involontaria

Omaggio Palazzo della Cultura Catania - Installazione Trovare una Soluzione (2011) Casa Museo Sotto l’Etna - Embrione "Il Giardino dentro il giardino" Villa Bellini - Indagini microcosmo. Pensatore di questo mondo, l’arte si pone un quesito: Trovare Soluzione. Autentiche angolazioni, naturale essenza si spoglia dell’artefatto. Dove le foglie si poggiano, spazio prende forma, ossigena la mente, dinamica sente, si assenta, trasforma. Dimensione onirica al chiaro di luna.